Nanofat (Stem Cell Enriched Facelift)

Nanofat è costituito da tessuto adiposo emulsionato e filtrato, ricchissimo in cellule staminali. Dopo essere stato prelevato, infatti, il tessuto adiposo viene miniaturizzato e quindi filtrato. Ne risulta un fluido altamente ricco in cellule staminali.

Come funziona Nanofat

Prima di tutto si preleva una piccola quantità di tessuto adiposo da una qualsiasi parte del corpo: solitamente si preferisce prelevare dall’addome o dall’interno coscia. Si procede quindi a “lavare” il prelievo con soluzione salina/fisiologica e a filtrarlo ripetutamente con passaggi in filtri sempre più sottili. Ne residua una componente liquida, ricchissima in cellule staminali, che viene iniettata con un ago sottilissimo nelle aree interessate per rigenerare pelle e tessuto.

Quali risultati si possono ottenere con Nanofat

Nanofat ha dimostrato avere importanti effetti rigenerativi e di ringiovanimento sulla cute invecchiata e/o danneggiata dal sole. Le cellule staminali presenti nel filtrato del tessuto adiposo possono riparare la pelle e i tessuti danneggiati e sono in grado di stimolare le cellule della pelle a produrre sostanze che ne migliorano l’elasticità e stimolano la produzione di elastina e collagene, essenziali per mantenere la pelle giovane e sana. Nanofat ha, inoltre, un effetto positivo sulle cicatrici rendendole meno visibili, in particolare quando è usato in combinazione con PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e SNIF (infiltrazione di tessuto adiposo sottocutaneo).

Il candidato ideale a Nanofat S.C.E.Facelift

Il candidato ideale è la persona che vuole ottenere un ringiovanimento naturale di viso, collo, decolletè e mani utilizzando le proprie cellule staminali.

Deve essere presente un’area donatrice sufficiente per il prelievo di tessuto adiposo (da pochi millilitri per una piccola area fino a 30/40ml per l’intero viso).

Come si esegue Nanofat

Il trattamento Nanofat è di solito eseguito in anestesia locale.

La sede di prelievo del tessuto adiposo è infiltrato con un cocktail di anestetico locale e soluzione fisiologica per permettere un maggior confort e sicurezza.

1 fase – prelievo di grasso: è possibile prelevare il grasso con una mini/micro liposcultura da qualsiasi area del corpo, sebbene si prediliga la zona dell’addome e dell’interno coscia. La cosa importante è che vi sia sufficiente pannicolo adiposo. Dopo aver infiltrato con l’anestesia locale l’area d’interesse, si esegue una piccolissima incisione di soli 2/3mm e si provvede ad aspirare il tessuto adiposo con una micro cannula collegata ad una siringa. L’incisione è quindi chiusa con un unico punto di sutura, che cadrà da solo nei giorni a venire.

2 fase – filtrazione: il grasso è “lavato” e filtrato per separare i globuli rossi, la parte oleosa e l’anestetico locale dalle cellule adipose

3 fase – emulsione: l’emulsione del tessuto adiposo è ottenuta filtrandolo per trenta volte tra due siringhe da 10cc collegate tra loro da un particolare filtro, ottenendo un particolare concentrato di sole cellule staminali

4 fase – iniezione del Nanofat: l’area dove si deve iniettare Nanofat è trattata con una crema anestetica o una piccola anestesia locale. L’emulsione di cellule staminali è iniettata con un ago sottilissimo.

Gli effetti del ringiovanimento delle cellule staminali sarà visibile in un periodo variabile da uno a tre mesi

PRP e Nanofat

La principale differenza tra le due metodiche è che nella PRP troviamo una grande concentrazione di fattori di crescita derivati dalle piastrine e poche cellule staminali mentre in Nanofat le cellule staminali sono presenti in numero importantissimo. Inoltre, la PRP è in grado di aumentare il microcircolo mentre Nanofat è in grado di generare elastina e collagene. Per questo le due metodiche sono spesso associate tra loro.

Una metodica ambulatoriale

Nanofat è una metodica che può essere svolta in ambulatorio senza necessità di ricovero.

Nanofat è utilizzato per rigenerare i tessuti, ringiovanire la pelle.

Nanofat non ha la funzione di riempire i volumi come succede ad esempio quando si utilizza un filler di acido ialuronico per riempire una ruga. Si si desidera utilizzare il proprio tessuto adiposo per riempire un volume, allora si deve pensare alla metodica MicroFat o SNIF che ci permettono di avere un risultato naturale, come se si trattasse di un riempimento effettuato con un filler, utilizzando invece il proprio grasso.

I pazienti devono essere consci del fatto che, seppur raramente, potrebbero comparire gonfiore, arrossamento ed ecchimosi, della durata di pochi giorni.

– effetto duraturo (1 anno circa)

– materiale del tutto naturale e bio-compatibile derivando direttamente dal paziente

– metodica effettuata in anestesia locale

– minima invasività con minimo rischio di complicanze/effetti collaterali

– minima cicatrice (2/3 mm) e solo nell’area di prelievo del tessuto adiposo

– miglioramento dell’area donatrice (minilipo) e dell’area ricevente

Gli effetti di Nanofat riamangono stabili per almeno un anno

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